La chiesa di Sant’Agata: cosa vedere all’interno

La piccola Chiesa di Sant’Agata offre a chi visita Perugia la possibilità di godere di un pezzo prezioso dell’arte perugina del trecento.

In stile gotico francescano, la chiesa conserva straordinariamente l’aspetto architettonico trecentesco delle origini con una struttura ogivale, una sola navata a due campate di volte a crociera, su sei mezze colonne immurate nelle pareti.

Gli affreschi presenti all’interno della chiesa sono di pregevole valore qualitativo: appartenenti alla scuola umbro-senese (del XIV sec.), sono ispirati a Simone Martini e Pietro Lorenzetti, artisti che parteciparono alla decorazione della basilica di San Francesco ad Assisi.

Della scuola di Martini, sono sicuramente gli affreschi della prima arcata a sinistra, con le storie di San Severo e altre figure di santi; mentre nella parete centrale la Scena del Calvario, eseguita tra il 1319 e il 1333 è frutto della scuola di Lorenzetti. Sulla parete di fondo, sopra l’altare, una Crocifissione attribuita al Maestro di Paciano ricorda anch’essa per l’affinità del soggetto, l’affresco di Pietro Lorenzetti della Basilica Inferiore di San Francesco.

Alcuni affreschi visibili oggi all’interno della chiesa di Sant’agata sono stati ritrovati soltanto nel 2015 a seguito dei lunghi lavori di restauro e consolidamento statico seguiti agli eventi sismici del 1997.

In particolare, nelle due vele sopra l’altare sono state scoperte due figure in trono, probabilmente due Padri della Chiesa. Mentre, vicino all’ingresso laterale di destra, è venuta alla luce l’immagine di san Francesco che riceve le stimmate, un richiamo evidente al culto francescano. Sotto l’immagine di san Francesco, è raffigurata una Trinità trifronte, ossia un Cristo con tre facce. Un’iconografia rara, difficile da trovare, di cui restano pochi esemplari: le immagini di questo tipo furono infatti tacciate di eresia, proibite dal Concilio di Costanza nel 1414 e quindi distrutte.

Chiesa di Sant’Agata: cosa vedere all’esterno

All’esterno della chiesa di Sant’Agata è possibile osservare il portale che si presenta molto semplice e dalle decorazioni delicate. Ad arco acuto, è ornato di cornici e cordoni di travertino, in stile gotico del XIV secolo.

A sinistra del portale due elementi catturano l’attenzione: un pannello in ceramica raffigurante Sant’Agata e, al di sotto, una lapide dedicata a Mons. Luigi Piastrelli.

Il pannello in ceramica maiolicata, su cui è raffigurata la Santa, è stato dipinto completamente a mano dal Maestro Artigiano Maria Antonietta Taticchi, su disegno realizzato dall’artista Marco Mariucci.

L’immagine ricca di colori e smalti splendenti, ispirata alla vita di Sant’Agata e alla sua iconografia, dona alla tragica storia della Santa una luce nuova. Nel pannello vediamo la Martire, rappresentata in tutta la sua bellezza esteriore e interiore: essendosi affidata totalmente a Dio, supera la tragica azione dell’uomo e splende nell’aura vittoriosa dell’eternità.

Gli elementi che ritroviamo nell’immagine rimandano alla devozione verso la Santa. Sant’Agata è infatti patrona delle madri che allattano e delle balie ed è invocata contro ogni malattia del seno. Inoltre, diversi elementi legati alla sua vita e al martirio la fanno protettrice contro i terremoti, le eruzioni vulcaniche, gli incendi.

Sotto il pannello in ceramica troviamo la lapide dedicata a monsignor Luigi Piastrelli. Il riconoscimento, posto dalla Città di Perugia, ricorda l’impegno di questo sacerdote a cui si deve la conservazione negli anni della chiesa di Sant’Agata e dei suoi preziosi dipinti.

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Chiesa di Sant’Agata

Via Sant'Agata, 4, Perugia